Iperpronazione e dolore alla pianta del piede: cause e rimedi per il sollievo dal dolore
L’iperpronazione può causare dolore alla pianta del piede: scopri perché e a quali rimedi ricorrere per il sollievo dal dolore.
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Cosa si intende con dolore alla pianta del piede? Il dolore all’arco plantare è un fastidio che si percepisce generalmente durante una camminata, una corsa, dopo un'attività fisica intensa o dopo una giornata passata per troppe ore in piedi. In casi più critici, il dolore si può avvertire anche semplicemente appoggiando il piede a terra.
Le cause scatenanti possono essere molteplici, così come la sintomatologia: oltra a una sensazione di dolore, è possibile riscontrare bruciori, formicolii, gonfiori o senso di rigidità.
Questa situazione può creare dunque un disagio non indifferente, in quanto dal dolore all’arco plantare può derivare un’alterazione della mobilità articolare, con una conseguente difficoltà a svolgere anche le più semplici attività giornaliere, come camminare.
La buona notizia è che generalmente basta qualche accorgimento per trovare sollievo dal dolore alla pianta del piede, continua a leggere e segui i consigli dell’Esperto del Piede.
Come è fatta la pianta del piede: gli archi plantari
Partiamo dalle basi: come è strutturato il nostro piede e cosa si intende per arco plantare? Normalmente il piede non aderisce totalmente a terra poiché presenta una curvatura centrale che non fa poggiare tutta la pianta del piede al suolo. Questa incavatura naturale consente una corretta distribuzione del peso sul piede e ha un impatto sull’equilibrio e la stabilità del piede e del corpo.
A livello anatomico, la pianta del piede è costituita da tre archi plantari: due sviluppati in lunghezza, ossia l’arco plantare longitudinale laterale e l’arco plantare longitudinale mediale, e uno in larghezza, l’arco traverso. Insieme formano il poligono su cui il nostro corpo si appoggia.
In una condizione normale, gli archi plantari creano dunque una curvatura armonica che quando si cammina o si corre consente un’equa distribuzione del peso sul piede.
Se la curvatura del piede è alterata, come nel caso di piedi piatti e piedi cavi, ne deriva una distribuzione non uniforme del peso e della pressione sull’arco plantare e un errato appoggio del piede che può generare dolore alla pianta del piede.
Dolore alla pianta del piede: le cause
Ti è capitato di chiederti “perché provo dolore alla pianta dei piedi quando cammino?”. È giunto il momento di scoprire le possibili motivazioni e conoscere i rimedi efficaci per risolvere questo fastidioso problema.
Le cause dei dolori alla pianta del piede sono varie: possono infatti dipendere dalla costituzione anatomica del piede, dal modo errato di camminare, dallo stress quotidiano a cui si sottopone la pianta, se si passano ad esempio molte ore in piedi, oppure dalla tipologia di scarpe che si indossano.
Ma andiamo per punti:
- Dolore all'arco plantare e iperpronazione. Quando si cammina o si corre, il movimento del piede segue tre fasi: la fase di appoggio, che coinvolge la parte posteriore esterna del piede, la fase intermedia di pronazione, in cui il peso viene ribilanciato verso l’interno per ammortizzare l’impatto col suolo e ridurre la tensione articolare, e la fase di spinta o supinazione, in cui il piede ruota nuovamente verso l’esterno. Se alla fase di pronazione non segue una rotazione verso l’esterno, ma il movimento prosegue verso l’interno, si ha un’iperpronazione, che può essere una delle cause del dolore alla pianta dei piedi. La maggior parte delle volte questa condizione è dovuta a una particolare anatomia del piede, come ad esempio il piede piatto, ma le cause dell’iperpronazione sono in realtà diverse. Vuoi riconoscere un segnale dell’iperpronazione? Controlla le suole delle tue scarpe: generalmente si presentano particolarmente usurate nel lato interno.
- Si può inoltre verificare una condizione opposta all’iperpronazione, ovvero la ipersupinazione, quando il piede presenta uno sbilanciamento verso l’esterno. Per motivi simili all’iperpronazione, anche la supinazione eccessiva incide notevolmente sulla salute dell’arco plantare e può generare dolore, bruciore o infiammazione del piede.
- Ci sono poi delle condizioni che possono peggiorare il male alla pianta del piede: le cause possono essere legate allo stare molte ore in piedi o a una situazione di sovrappeso che incide sulla salute dell’arco plantare. Se infatti si considerano i piedi come sostegno del peso corporeo, un sovraccarico potrebbe deteriorarne l’equilibrio e il funzionamento, proprio come può accadere per le sospensioni di una macchina. In caso di prolungati stati di pressione, i piedi potrebbero subire troppo stress arrivando così a scatenare un’infiammazione della pianta del piede.
- C’è relazione tra tacchi e dolore alla pianta del piede? Assolutamente sì: anche le scarpe che si indossano possono fare la differenza. Il piede ha bisogno di un aiuto per sostenere il peso corporeo durante tutta la giornata e per tale ragione necessita di scarpe comode e adatte al particolare tipo di piede. Ognuno di noi, infatti, ha una propria conformazione del piede che può anche cambiare nel tempo, in base alla pressione esercitata dal corpo e allo stress cui sottoponiamo i nostri piedi giornalmente. Una scarpa ben ammortizzata può aiutare i piedi nel loro compito di sostegno: tacchi, scarpe scomode o nuove, possono pertanto causare dolore. Con i tacchi alti il dolore alla pianta del piede è dovuto al peso concentrato nella parte anteriore del piede, il metatarso, oppure a ridosso dei muscoli che vengono coinvolti assumendo una posizione innaturale durante la camminata. Si può anche accusare dolore alla pianta del piede indossando scarpe nuove e scarpe basse: la suola potrebbe aver bisogno di tempo prima di adattarsi alla forma del piede, oppure potrebbe essere tanto dura da non ammortizzare bene gli urti quando si cammina. In conclusione, se non si usano scarpe adeguate la condizione del piede piatto o pronato rischia di aggravarsi, e così si amplificano le possibilità dell’insorgere di un’infiammazione dolorosa alla pianta del piede.
Piede piatto, piede pronato e iperpronazione
Piede piatto e piede pronato sono condizioni collegate fra loro, dal momento che in un piede pronato il calcagno e la parte anteriore del piede tendono verso l’esterno, mentre l’arco plantare a seconda della morfologia può presentare una curvatura inferiore rispetto alla norma o aderire interamente al suolo, ciò che appunto si definisce come piede piatto.
Come abbiamo visto, la pronazione è quel movimento naturale del piede che tende verso l’interno quando si corre o si passeggia e che si assume involontariamente per ridurre la tensione articolare. L’iperpronazione è l’amplificazione di questo movimento del piede verso l’interno e potrebbe essere un sintomo proprio del piede pronato.
Chi possiede un piede pronato potrebbe anche non avvertire dolori, ma generalmente in questa condizione si percepisce fastidio alla pianta del piede, rigidità mattutina, crampi, gonfiore causato dall’infiammazione soprattutto a livello dei tendini e, più comunemente, dolore a tutta la fascia plantare, a causa del fatto che durante la camminata o la corsa, nella fase di iperpronazione tutto il peso si concentra sulla parte interna del piede.
La relazione fra dolore all'arco plantare, piedi piatti e mal di schiena
Il piattismo plantare è quella condizione per cui, a causa di diversi fattori come la morfologia del piede, l’utilizzo di scarpe inadatte, il modo errato di camminare, lo stress o il carico di peso giornaliero, l’arco plantare è caratterizzato da un appiattimento e la volta plantare aderisce interamente al suolo.I piedi piatti possono essere considerati come una causa scatenante di patologie secondarie, come l’iperpronazione, e avere effetti negativi su ginocchia, bacino e schiena.
Spesso si crea infatti una correlazione tra dolore plantare, piede piatto o pronato e mal di schiena: a causa dell’appoggio errato del piede, anche le ginocchia a loro volta possono tendere al valgismo e assumere una forma a X, con conseguenze nocive anche sul bacino e sulla schiena.
Gli archi plantari del resto hanno il ruolo di sostenere il peso corporeo distribuendolo equamente su tutto il piede e di assorbire gli shock dagli urti quotidiani: se questa distribuzione e ammortizzazione viene meno allora tutto il corpo a lungo andare avrà delle ripercussioni.
I rimedi per i dolori all'arco plantare
Una volta analizzate le possibili cause del disturbo, scopriamo insieme alcuni rimedi efficaci contro il dolore alla pianta dei piedi.
Quante volte ti è capitato di dire “ho un dolore acuto alla pianta del piede quando cammino”?
Per rilassare i piedi piatti o pronati, senz’altro può essere utile fare degli esercizi specifici di stretching dei piedi.
Abbiamo visto poi che anche le scarpe svolgono un ruolo importante, tanto per l’appiattimento del piede quanto per il dolore all’arco plantare. Un rimedio efficace per prevenire o dare sollievo al disturbo del dolore può essere l’utilizzo di plantari specifici per piedi piatti: realizzati appositamente per distribuire il peso corporeo in modo uniforme sul piede ed evitare un’eccessiva pressione sull’arco plantare. Si tratta di plantari progettati per dare un supporto ad aree specifiche del piede piatto particolarmente soggette a sovraccarico. Generalmente infatti sono dotati di un supporto all’altezza del metatarso, che consente di ammortizzare la parte dell’avampiede, particolarmente sollecitata dagli urti a causa dell’appiattimento dell’arco plantare.
Questo tipo di supporto rialzato, agevola l’ammortizzazione del piede, riducendo gli shock durante la camminata o la corsa e assorbendo gli urti, evitando ripercussioni anche su caviglie, ginocchia e colonna vertebrale.
Utilizzare un plantare specifico per il piede piatto può quindi aiutare a riequilibrare il carico sull’arco plantare, in modo da non provare dolore in caso di sforzi eccessivi o prolungati, come nel caso in cui si debba stare in piedi tutto il giorno. Puoi acquistarli in farmacia, dove puoi anche chiedere altre informazioni e consigli al farmacista in caso di dubbi specifici ad esempio su come utilizzarli.
Potrebbe volerci un po’ di tempo prima che il piede si abitui alle proprietà di questi plantari. Se il dolore all’arco plantare dovesse persistere nel tempo, o se dovesse peggiorare, chiedi consiglio al tuo medico, che sarà in grado di indirizzarti verso un ortopedico o un podologo: specialisti che esamineranno il dolore, la sua localizzazione precisa, la conformazione del piede e ti offriranno la soluzione più idonea sulla base delle tue necessità.
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